Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Parola del Signore
Riflessione
Al centro della liturgia della parola dì oggi e’ la parola dì dio presentata come parola potente ed efficace e l’identita’ dì Gesu’ .
La prima lettura: dal libro del deuterònomio (il quinto libro della bibbia) parla dì Mose’, che prefigura Gesu’, Mose' e’ presentato come profeta e portavoce dì dio. E le sue parole sono le parole dì dio e il rifiuto dì questa parola e’ il rifiuto dì dio. Dalla prima lettura e’ evidente che la parola pronunciata dal profeta e’ dio, per cui il giudizio che dio riserva a chi rifiuta le parole profetiche e’ identico di quello riservato a chi rifiuta dio stesso.
Secondo la mentalita’ biblica, la parola non e’ semplice movimento delle labbra nato dal vuoto e destinato al vuoto. La parola si realizza nel momento che e’ pronunciata “….parola uscita dalla mia bocca non ritornera’ a me senza effetto,senza aver operato cio’ che desidero e senza aver compiuto cio’ per cui l’ho mandata” (isaia 55,11). La parola ebraica “dabar” significa simmultaneamente “parola e fatto”. 'La parola di dio non si spegne quando e' detta e' proprio in quell'istante che comincia a vivere.' l'efficacia positiva della parola ha il suo vertice in dio:” dio disse: sia luce!!! E la luce fu”(gn 1,3) il vangelo odierno provoca in noi il desiderio dì conoscere il volto autentico dì Gesu’. La conoscenza del volto di gesu' e’ per noi fondamentale oggi ? Chi e' Gesu' per te?
Gesu’ e’ un profeta potente in parole e opere che stupisce l’umanita’ con il suo insegnamento fatto con autorita’. E’ colui che ci spiega una dottrina nuova non come gli scribi, che riportavano le spiegazioni dei loro maestri, e niente dì proprio. E’ il maestro dei maestri e il liberatore dell’uomo che piega le forze del male. Gesu’ e’ il vincitore del male salvatore dell’uomo. Lo spirito impuro tremando davanti alla sua santita’, divinita' e maesta' lo professa “Gesu' nazareno” e “il santo dì dio”. Gli spiritacci nel vangelo svelano la sua vera identita’ l'indemoniato dì gerasa gli va incontro urlando a gran voce e disse: che hai te in comune con me, Gesu’ figlio del dio altissimo? (marco 5,1-20).
Durante il suo ministero pubblico Gesu’ volendo sapere se la gente ha capito che e’ fatto il sondaggio delle opinioni: la gente che dice chi io sia? E hai seguaci domando’: voi che dite chi io sia? Gesu’ stesso ha fatto l’autorivelazione riferendosi come
“pane del cielo”,”figlio dell’uomo” “la vera vite”, “io sono”, “luce del mondo”, “la risurrezione e’ la vita”.
La prima lettura: dal libro del deuterònomio (il quinto libro della bibbia) parla dì Mose’, che prefigura Gesu’, Mose' e’ presentato come profeta e portavoce dì dio. E le sue parole sono le parole dì dio e il rifiuto dì questa parola e’ il rifiuto dì dio. Dalla prima lettura e’ evidente che la parola pronunciata dal profeta e’ dio, per cui il giudizio che dio riserva a chi rifiuta le parole profetiche e’ identico di quello riservato a chi rifiuta dio stesso.
Secondo la mentalita’ biblica, la parola non e’ semplice movimento delle labbra nato dal vuoto e destinato al vuoto. La parola si realizza nel momento che e’ pronunciata “….parola uscita dalla mia bocca non ritornera’ a me senza effetto,senza aver operato cio’ che desidero e senza aver compiuto cio’ per cui l’ho mandata” (isaia 55,11). La parola ebraica “dabar” significa simmultaneamente “parola e fatto”. 'La parola di dio non si spegne quando e' detta e' proprio in quell'istante che comincia a vivere.' l'efficacia positiva della parola ha il suo vertice in dio:” dio disse: sia luce!!! E la luce fu”(gn 1,3) il vangelo odierno provoca in noi il desiderio dì conoscere il volto autentico dì Gesu’. La conoscenza del volto di gesu' e’ per noi fondamentale oggi ? Chi e' Gesu' per te?
Gesu’ e’ un profeta potente in parole e opere che stupisce l’umanita’ con il suo insegnamento fatto con autorita’. E’ colui che ci spiega una dottrina nuova non come gli scribi, che riportavano le spiegazioni dei loro maestri, e niente dì proprio. E’ il maestro dei maestri e il liberatore dell’uomo che piega le forze del male. Gesu’ e’ il vincitore del male salvatore dell’uomo. Lo spirito impuro tremando davanti alla sua santita’, divinita' e maesta' lo professa “Gesu' nazareno” e “il santo dì dio”. Gli spiritacci nel vangelo svelano la sua vera identita’ l'indemoniato dì gerasa gli va incontro urlando a gran voce e disse: che hai te in comune con me, Gesu’ figlio del dio altissimo? (marco 5,1-20).
Durante il suo ministero pubblico Gesu’ volendo sapere se la gente ha capito che e’ fatto il sondaggio delle opinioni: la gente che dice chi io sia? E hai seguaci domando’: voi che dite chi io sia? Gesu’ stesso ha fatto l’autorivelazione riferendosi come
“pane del cielo”,”figlio dell’uomo” “la vera vite”, “io sono”, “luce del mondo”, “la risurrezione e’ la vita”.
Padre Ethel