domenica 27 maggio 2012

DOMENICA DI PENTECOSTE

+ Dal Vangelo secondo Giovanni   PENTECOSTE

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore

Riflessione

DOMENICA DI PENTECOSTE
Oggi nella Solennità della Pentecoste ricordiamo la storia degl'inizi della Santa Chiesa e celebriamo l'anima della Chiesa, Lo S. Santo. Il termine pentecoste deriva dalla parola greca e significa cinquanta (perchè avuto cinquanta giorni dopo la risurrezione) questa solennità ricorda la discesa dello S. Santo sugli apostoli. In questa festa imploriamo su noi il grande dono di Dio, vogliamo rivivere l'esperienza della promessa del Padre come gli Apostoli il giorno della Pentecoste per essere rigenerati nel nostro camino di fede e per essere rafforzati nella fede. E la domanda di oggi è chi è Lo Spirito Santo? Egli è la terza persona della SS. Trinità, il Maestro dei maestri,l'anima e la Gloria della chiesa, la promessa del Padre, l'avvocato promessa da Gesù, il rivelatore della verità tutta intera della fede cristiana, la potenza creatrice e rinnovatrice rivelato nell' Antico Testamento: “ lo Spirito di Dio che aleggiava sulle acque”(Gn 1,1) prima della creazione, il samista Lo invoca con queste parole indicando la Sua Potenza creatrice “manda il Tuo Spirito...e rinnoverai la faccia della terra”(sal 104,30) egli è la 'la tenda di convegno sul monte Sinai', l'ombra dell'altissimo dell'annunciazione della natività di Gesù e la nube sul monte della trasfigurazione. Nonostante che la Sacra Scrittura ci ha parlato molto di Lui, come anche Gesù e i profeti, Lo Spirito Santo è rimasto la persona della SS. Trinità ancora da scoprire, una persona della SS. Trinità ancora quasi inesplorato per cui qualcuno Lo definisce come IL DIO SCONOSCIUTO, LA PERSONA DELLA S:TRINITA? PIU MISTERIOSA. Egli ama ,santifica, rende forti la fede, guida i credenti nel camino della salvezza, illumina, consiglia, ispira a pregare bene e ci fa ricordare gli insegnamenti di Gesù. Egli è il datore dei doni spirituali(carismi).
Egli è reale con la capacità di agire, di volere, di amare e di parlare. Ecco perchè Lo dobbiamo capire come persone: “mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, Lo S. santo disse: Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati”(Atti 13,2).

Signore Gesù apparendo prima della sua ascensione in cielo ai suoi discepoli li disse “non vi lascerò orfani io pregherò il padre ed Egli vi darà un'altro Paraclito Lo Santo di verità che vi guiderà alla verità tutta intera” e dopo la sua risurrezione il primo dono e parole del Risorto agli Apostoli sono: “pace a voi”, ricevete Lo Spirito Santo”. L'atti degli Apostoli ci riporta i seguenti parole di Gesù per sottolineare l'importanza della pentecoste, “Giovanni ha battezzato con acqua voi invece sarete battezzati in Spirito Santo...” E' Gesù il battezzatore nello Spirito santo come disse Giovanni Battista dopo di me viene uno più grande di me, non sono degno di slegare i suoi sandali, Egli vi battezzerà con l'acqua e Spirito santo”.

Gioele 3,1-2 parla dell'era nuova promessa dal Signore. Questa era nuova è il tempo della chiesa nella quale Gesù ha incorporato l'uomo nella Sua opera dell' annuncio della parola salvifica che è possibile ed è efficacie grazie al dono dello S. Santo. Maria Sposa dello S. Santo è importante nel tempo della chiesa. “io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diventarono profeti i vostri figli e le vostre figlie, i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. Anche sopra gli schiavi e sulle schiave in quei giorni, effonderò il mio Spirito.”

Questa profezia di Gioele in cui Dio effonde il Suo Spirito sopra ogni persona consentendo a tutti di profetizzare è stata realizzata nel cenacolo negli Atti degli Apostoli 2,1-21 dove Maria la più piena dello Spirito Santo intercede insieme agli apostoli per l'effusione dello Spirito Santo. Maria e gli Apostoli perchè obbediente alla parola del Signore e perchè capissero bene l'importanza dello Spirito Santo rimassero a Gerusalemme fino al compimento della promessa. La discesa dello S. Santo è segno del tempo messianico in cui il Padre effonde Lo Spirito, suoi doni e frutti a tutti , senza discriminazione d'età, di sesso e di condizione sociale. Con l'effusione dello Spirito Dio ci da l'abilità di parlare nel suo nome e di annunciare con autorità e coraggio la buona novella.

E' importanti sapere che lo Spirito Santo può :
  • Essere resistito (Atti 9,51) - Può essere rattristato (Ef 4,30)
  • Essere tentato ( Atti 5,9) - Viene 'spento dall'uomo' (1 Tessalonicesi 5,19)
  • E' mandato nel nome di Cristo (Gv 14,26) -Nomina e ordina i ministri (Atti 13,2 & 20,28)
  • Comunica gioia ai credenti ( Rm 14,17) -Comunica gioia ai credenti ( Rm 14,17)
  • Edifica la chiesa (Atti 9,31) -Edifica la chiesa (Atti 9,31)
  • Distribuisce l'amore di Dio (Rm 5,3-5) -Distribuisce l'amore di Dio (Rm 5,3-5)
  • Si mente a Lui (Atti 5,3) -Impartisce sapienza (Rm 15, 13, Gal 5,5)I
  • Insegna ai credenti (Gv 14, 26) -Rivela le cose di Dio ( 1 cor 2,10,13)
  • Rivela le cose che devono avvenire (Lc 2,26) -Ci fa ricordare le parole di Cristo (Gv 14,26)
  • Ci guida alla verità ( Gv 14,26 & 16,13)
  • lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; (Rm 8,26)









mercoledì 23 maggio 2012

VERDE E' VITA

Nel fine settimana appena passato abbiamo avuto il piacere di assistere ad uno spettacolo molto carino e educativo per grandi e piccini, il rispetto per la natura.
Questa fiaba musicale ci fa capire quanto il nostro comportamento superficiale faccia soffrire la nostra terra ma se ci impegniamo tutti possiamo sicuramente migliorarla, basta semplicemente ricordarsi che: Verde è Vita.
Tutti i bambini sono stati fantastici grazie a tutti coloro hanno lavorato a questo progetto.

RICORDIAMO INOLTRE CHE NEL FINE SETTIMANA E’ USCITO IL NUOVO NUMERO DEL GIORNALINO: OCCHI E ORECCHIE A ME



sabato 19 maggio 2012

ASCENSIONE DEL SIGNORE

Domenica 20 maggio  Santi di oggi

+ Dal Vangelo secondo Marco 
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Parola del Signore

Riflessione

Carismi fratelli e sorelle,

Celebriamo oggi la festa dell'Ascensione del Signore, ben sapendo che Gesù è tornato al Padre, come aveva detto "per preparare un posto". E in questo avvenimento possiamo leggere l'orientamento della vita: ci moviamo su questa terra ma siamo incamminati verso Dio dietro l'angolo c'è Lui e ci attende.
Carismi,la prima lettura è l'episodio dell'Ascensione che conclude la vicenda terrena di Gesù, e insieme dà inizio alla storia della Chiesa. Perciò lo troviamo narrato non solo al termine dei Vangeli (oggi ci è proposto il testo di san Marco), ma prima ancora all'inizio degli Atti degli Apostoli, che raccontano l'origine della Chiesa. E san Paolo nella seconda lettura ricorda ai cristiani di Efeso la nuova situazione in cui essi vengono a trovarsi come cristiani: sono chiamati a vivere nella pienezza della vita umana, praticando la mansuetudine"oggi diremmo la non-violenza", la pazienza e l'amore, fino a raggiungere la maturità di Cristo.
Carismi, davvero è difficile riferirsi con parole umane al mistero insondabile di Dio. Questo però va detto chiaro: che il cielo delle nuvole e degli astronomi, degli astronauti e dei meteorologi, insomma il cielo di Bernacca, ha nulla a che vedere con il cielo della fede, con il cielo di Dio. Dobbiamo camminare nella Chiesa, fin dai primi tempi, accade come famiglie, quando c'è un bambino piccolo. Che non sa camminare, e ignora il valore e rischi dello spazio. Annaspa nel girello, bisogna guidarlo con le dande, o tenerlo per mano. Ma un giorno i genitori si fanno coraggio, provano a lasciarlo andare da solo. Ed ecco il piccolo muove i primi passetti. E la storia degli Apostoli, tenuti a lungo per le dande da Gesù. Ma quel giorno dell'Ascensione li ha lasciati andare soli, e si sono incamminati verso la loro speranza. E dopo di loro il piccolo gregge, la Chiesa bambina. E quanta strada ha fatto. E noi siamo chiamati a mettere in pratica questa speranza per la nostra chiesa di Canale Monterano.

P. Jean Paul

domenica 13 maggio 2012

I^ TORNEO DI BILIARDINO

SABATO 26 MAGGIO ALLE ORE 17.00
VI ASPETTIAMO ALLA SEDE PARROCCHIALE
PER IL PRIMO
“TORNEO DÌ BILARDINO”

 CI SARANNO 4 CATEGORIE
3^ ELEMENTARE
4^ ELEMENTARE
5^ ELEMENTARE E
I^ MEDIA


Per le iscrizioni rivolgersi a Padre Ethel o Rosalina.
Anche martedì pomeriggio, sotto la sede parrocchiale,
 è possibile iscriversi.
C'è tempo per le iscrizioni fino a
domenica 20 maggio dopo la messa delle 10.00

VERDE E' VITA

LA PARROCCHIA DÌ CANALE MONTERANO E’ LIETA DÌ PRESENTARE


"VERDE E’ VITA"


UN SIMPATICO SPETTACOLO
TRA FIABA E REALTA’,
PER SENSIBILIZZARE, BAMBINI E NON SOLO,
ALLA CURA E AL RISPETTO DELL’AMBIENTE.


PERSONAGGI

MARIA CRISTINA GIOVARELLI: FLORA
ANDREA MACALE: MR SMOG
GIORGIA GAGGIOTTI: LUCIA

ANIMALI
FRANCESCA GAMBERINI: RONDINE
CHIARA RAPANOTTI: FARFALLA
ALESSIA GROSSI: SCOIATTOLO
LAURA SCIAMANNA: ORSETTA

FIORI
ARIANNA MONTANARO
ERICA SCINTU
FRANCESCA BURRATTI
ERIKA GALLETTI
FILIPPO BASTIANINI
LUCREZIA FIORANI
NOEMI
J. M. NETMI
SARA MORICONE
SIMONA MARANI
ALESSANDRA DURIGON
SERENA BRINI


ANDREA CECCHINI NELLA PARTE DÌ FLORA (BALLO)


STAGIONI
FEDERICA FEROLETO: ESTATE

ELISA RABBAI: AUTUNNO
ALESSIO MARANI: INVERNO
LUCREZIA NITOGLIA: PRIMAVERA



FEDERICA ROSSI: SOLE
MANUELA PIROLI: LUNA



UOMINI FUMO
MANUELA PIROLI
ELEONORA TRIFELLI


IN COLLABORAZIONE CON:
CLAUDIA ODDI
DIANA D’AIUTO
FRANCESCO CAGNONI
GERMANA MAGAGNINI
ROBERTA E SILVIA PILOTTI
SERENA RABBAI


SI RINGRAZIA
FEDERICO PALLINI, MATTEO MARANI, MILO RABBAI


SABATO 19 MAGGIO ORE 21.00
DOMENICA 20 MAGGIO  ORE 17.30
PRESSO IL TEATRO COMUNALE

INFO: 3294237661
 

sabato 12 maggio 2012

VI DOMENICA DI PASQUA

+ Dal Vangelo secondo Giovanni   Santi di oggi

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Parola del Signore


 
Riflessione
Domenica scorsa la liturgia della parola ci invitava ad unirci ed a rimanere nel Gesù la vera vite perchè da soli non possiamo far nulla. E' l'amore che ci lega come tralci alla Vera Vite.
Il messaggio di questa domenica è un invito ad amare. Questo amore di cui parla la liturgia odierna è tridimensionale:
1.     L'amore tra Dio Padre e figlio suo che ha come frutto Lo Spirito Santo.
2.    L'amore del Figlio Gesù per gli uomini.
3.    L'amore degli uomini tra di loro.
L'evangelista Giovanni spiega il mistero di questo amore definendo Dio come amore, quindi come la fonte e modello del vero amore cristiano. Il nostro Dio è un Dio trinitaria, in questo Dio esistono un amore e un’armonia perfetta ecco perchè nel libro della genesi prima dell'opera creatrice Dio disse “facciamo l'uomo nella nostra immagine e somiglianza” e dopo la caduta dell'uomo il Dio Trinitaria si è impegnato nell' opera della salvezza dell'uomo:
·         Il Padre ha perdonato l'uomo mandando Suo Figlio che con la Sua morte in croce ha ridato la vita all'umanità.
·         Il Figlio si è incarnato, sacrificando la sua vita divenne il nostro avvocato presso il Padre e la nostra giustizia.
·         Lo Spirito santo ci ispira e ci illumina perchè chiediamo il perdono al Padre per le nostre mancanze.
Nella prima lettura il principe degli Apostoli Pietro ci rivela che questo amore di Dio è universale e Dio non fa preferenze di persone ma dona a chi lo tema il suo amore infinito. La conversione del centurione Cornelio mostra chiaramente quanto grande è l'amore di Dio. Cornelio un pagano che era visto male e giudicato male con pregiudizi dagli Ebrei ha trovato grazia. Dio ha rivestito il suo amore in lui donando lo la fede. Spesso noi cristiani per mancanza d'amore giudichiamo le persone che riteniamo cattivi con pregiudizi.
La seconda lettura dice “carissimi amiamoci gli uni gli altri, perchè l'amore è da Dio...chi non ama non ha conosciuto Dio perchè Dio è amore”. “noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perchè amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratelli è omicida”( 1 Gv. 3,14-15). Amore è fondamentale nella vita e fede cristiana e il discepolo che Gesù amava disse “se uno ha ricchezza di questo mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l'amore di Dio?”( 1 Gv. 3,17).
il cristiano è chiamato a testimoniare amore, non a parole ma con i fatti cioè con il servizio concreto ai più deboli e ai più poveri. In questo si manifesta l'amore del signore. Giovanni che riposava sul petto di Gesù nel cenacolo e che ha vissuto e ha condiviso l'amore della comunità primitiva se ricorda che non si è cristiano se non si ama. “se uno dicesse: io amo Dio, e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede.
Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anchè il suo
fratello”( 1 Gv. 4,20-21)
Nel vangelo alla rivelazione dell'amore di Dio segue l'invito ad amare “questo vi comando:che vi amiate gli uni gli altri”,come io vi ho amati. L'amore fraterno diventa possibile per chi rimane unito all'amore di Dio come i tralci alla vite. Siamo amici di cristo se ci amiamo tra noi e siamo liberi perchè si ama nella libertà e l'odio ci rende schiavi. Concludo dicendo 'Dio è amore che si dona, un mendicante d'amore assettato d'amore'. Amore è allora l'essenza del cristianesimo. Apri gli occhi e scopri a chi mostrare l'amore perchè è per questo che ci ha scelto e costituiti Gesù perche nell'amare portiamo frutti.

domenica 6 maggio 2012

V DOMENICA DI PASQUA

+ Dal Vangelo secondo Giovanni  Santi di oggi

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Parola del Signore

Riflessione

Carissimi fratelli e sorelle
Anche in questa Quinta domenica di Pasqua siamo invitati ad approfondire il senso che la Risurrezione di Cristo ha avuto per il mondo, e per noi. Troviamo nel Vangelo la parabola "Gesù vera vite", e apprendiamo che noi suoi discepoli siamo innestati come tralci in Gesù, e siamo chiamati a portare frutto. Cosi Gesù, attraverso la testimonianza dei cristiani, si rende presente anche oggi a tutti gli uomini, e tutti chiama a se. Carissimi, fratelli e sorelle, questa nostra missione di essere nel mondo tralci che producono frutto è impegnativa, a volte non sappiamo viverla con coerenza di ogni nostra fragilità. Carissimi, noi sovente, per fare il bene, abbiamo bisogno di pungoli, di tiratine d'orecchi. Magari è il dolore che bussa alla nostra porta, è il tribolo della tentazione, è la prova. E cosi messi alla prova, magari nelle lacrime, produciamo frutto.
Dal dolore può nascere il bene, se lo sappiamo accettare. E stato detto:
"Il dolore è il grande educatore degli uomini" [Anatole France].
Non possiamo avere paura di portare frutti, perchè il mondo giudica le nostri azioni  come testimonianza della presenza del Cristo risorto. 

P. Jean Paul