Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna
+ Dal Vangelo secondo Giovanni Santi di oggi
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
Parola del Signore
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
Parola del Signore
Riflessione
“La liturgia di oggi propone chiaramente a noi la costanza, una perseveranza che possiamo imparare dall' esempio di San Pietro”(don Luigi Ginami) il messaggio della liturgia di questa domenica è un invito alla fedeltà. Fedeltà nei rapporti uomo-Dio e uomo-uomo è un elemento fondamentale della fede cristiana ed è un frutto della decisione. La decisione è un frutto dell'amore, che il battezzato è chiamato a rinnovare di giorno in giorno. La fedeltà alla parola e alla seguirla di Dio a noi richiesta oggi è una decisione radicale da cui non si deve ritirare indietro: “nessuno che mette mano all' aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di dio”(Lc 9,62).
Dopo avere passato il Giordano, Giosuè propone agli Israeliti una scelta consapevole tra il servizio di Dio e quello degli idoli. La scelta di Dio è motivato da quanto egli ha operato nella terra dell' Egitto e nel deserto per la salvezza del suo popolo. Giosuè ci chiede oggi la costanza e fedeltà rinnovata nella nostra scelta di servire Dio: “sceglietevi oggi chi servire... quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore”. Chi scegli di servire?
Nel brano evangelico vediamo non i pagani, non i capi religiosi ma i suoi discepoli che lo abbandonarono. Erano scandalizzati dopo averlo ascoltato e dicevano “questa parola è dura”. Erano scandalizzati perché Gesù diceva loro “se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”, “chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell' ultimo giorno”. Per questo molti dei suoi discepoli si sono ritirati indietro e non andavano più con Lui. E Simone Pietro alla domanda di Gesù ai Dodici rispose “Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che ti sei il Santo di Dio”. I Dodici sono rimasti fedeli a Gesù, “non basta oggi una fedeltà formale, puramente tradizionale e convenzionale, una fedeltà forse sostenuta dal proprio gusto o dall' altrui opinione; occorre una fedeltà convinta, forte, coraggiosa, intrepida.”( Paolo VI, Udienza 15/04/1964) come i discepolo che “non andavano più con Lui,” la chiamata alla fede non garantisce la fedeltà né la frequenza della santa messa domenicale l'unico segno della nostra fedeltà a Gesù. La fedeltà richiede la fede e la fede viene dalla parola di Gesù.